Daniela Grassi

LA FORESTA DEGLI ARMADI APERTI

e altri racconti

 

(pp. 85; 7,75 euro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le foreste stanno sotto al tappeto dove nascondiamo la polvere dei giorni

e l’immaginario sbuca dal frigorifero quando lo apriamo per sedare la noia con uno spuntino.

 

Infilando la scheda nella fessura d’un qualsiasi telefono pubblico

potremmo avere la ventura di stanare il profumo del Tempo,

illusorio, ma avvolgente come la voce di una sirena.

 

E attenti al vostro letto: potrebbero dormirci gli dei…

 

 

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Come comincia:

 

«…Il Castello di Miraflores, voluto dal duca Carlo Emanuele I, grande appassionato di botanica e di giardinaggio, fu una delle più raffinate “Delizie” sabaude.

Costruito a pochi chilometri da Torino, ebbe vita breve: nel giro d’un centinaio d’anni sorse e cessò d’esistere.

Toccò il massimo splendore nei primi anni del ‘600, quando in esso si celebrarono le nozze delle infante regali Margarita e Isabella e fu praticamente distrutto durante l’assedio francese del 1706.

La sua fabbrica rimase perennemente inconclusa e non si conosce con certezza chi ne sia stato l’architetto, né quale fosse esattamente il suo aspetto.

Di questa “Delizia”, magnificata dalle cronache del tempo, non si ritrovarono, negli anni ’30 del nostro secolo, che pochi ruderi in riva al torrente Sangone, come testimonia una foto dell’epoca…»

 

 

 

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